Il matrimonio è la mia specialità e dunque, Ti chiedo perdono fin da subito, questa sarà una pagina molto lunga. Ti prego però di leggerla perché in queste righe è condensata gran parte di quello che ho imparato nella mia carriera e potresti trovare consigli utili per evitare errori frequenti.
Di Amore, emozioni, colori ed atmosfere del Tuo matrimonio hai probabilmente già parlato con altri fornitori, e ti parlerò anche io. Tuttavia, prima di tutto ciò, occorre che ti inviti a conoscere gli aspetti meno intuibili ma più importanti del mio lavoro.
Distinguiamo per un attimo il punto di vista degli sposi, degli invitati e del DJ.
Per gli sposi il matrimonio è amore, magia, amicizia, famiglia, emozioni, festa, divertimento, eleganza.
Per gli invitati il matrimonio è già diverso: tralasciando coloro che preferirebbero ricevere una multa anziché un invito ad un matrimonio, per tutti le parole d'ordine sono quelle degli sposi insieme ad un'altra. "Giornata stancante".
Per il DJ il giorno del matrimonio è fatica fisica e mentale, lavoro di braccio, attenzione, concentrazione massima sugli orari, sensibilità alle richieste e alle peculiarità del luogo, emozioni.
Musicalmente, umanamente ed artisticamente parlando il matrimonio è l'evento più difficile cui può essere chiamato un DJ - musicista ed intrattenitore.
Le ragioni sono tante:
1 - la lunghezza dell'evento: tralasciando la fase di preparazione del matrimonio, che avviene mesi o settimane prima dell'evento, la giornata del DJ o musicista inizia con la preparazione del furgone, il viaggio verso la location, l'allestimento, l'evento vero e proprio, il disallestimento, il carico del materiale, il viaggio verso casa. Raramente tutto ciò richiede meno di sedici ore (in caso di matrimoni di durata di otto ore da aperitivo a fine festa), spesso arrivano anche a diciotto-venti. Ti posso assicurare che non tutti riescono a sopportare questo tour de force ed è questa la ragione per cui molti DJ stanno distanti dal settore Wedding. Normalmente infatti un DJ si esibisce in discoteca con impianto già installato e già fare un'ora e mezza alcuni lo ritengono stancante. L'energia in un evento lungo va gestita e dosata in modo consapevole. Durante tutta la giornata è proprio il DJ poi a dover assumere a sé la responsabilità sulla tempistica, che rappresenta il primo e più importante dei fattori di buona riuscita di un matrimonio.
2 - l'allestimento necessario e la spazialità: alcune location hanno bisogno dell'allestimento di due, tre o addirittura quattro o cinque postazioni audio per i vari momenti. Questo aumenta a dismisura l'impegno fisico e logistico dell'allestimento nonchè impegna il DJ nelle fasi di spostamento da una postazione all'altra. Io non sposto materiale ma la coordinazione di questi spostamenti per la perfetta riuscita dell'evento deve essere estremamente attenta;
3 - le caratteristiche del pubblico: un DJ per matrimoni o eventi privati non può permettersi il lusso di sapere in anticipo con chi ha a che fare. Mentre in una discoteca di latino americano, per esempio, il DJ è avvantaggiato perché conosce in anticipo i gusti del pubblico (che si seleziona da sé andando o non andando in quel locale), e così per tanti altri generi musicali, in un matrimonio non si sa mai cosa si può trovare. Ricordo per esempio che in matrimonio a Vicenza tutti gli invitati, italianissimi, erano appassionati di musica popolare balcanica ed erano praticamente insensibili ai generi musicali più in voga.
4 - il livello di personalizzazione ed attenzione al cliente ed agli invitati: un DJ per matrimoni deve ascoltare i clienti, assecondare le loro richieste per i momenti più importanti dell'evento, essere simpatico, cordiale con il pubblico, accontentandolo con una selezione che lo coinvolga nel migliore dei modi.
Ormai tutti i catering e le location da matrimonio propongono l'aperitivo a buffet in una zona fisicamente separata da quella del pranzo e spesso, anche se non sempre, coincidente con la "zona ballo".
Per l'aperitivo mi sono convinto sia necessario proporre un sound allegro e coinvolgente ad un volume intermedio. Non troppo basso, per evitare "l'effetto abbiocco", non troppo alto perché, non dimentichiamolo, il matrimonio ha bisogno anche dei momenti di socialità e non si può aggredire subito gli invitati con musica a tutto volume quando non hanno ancora preso dimestichezza con il luogo e con loro stessi (spesso non si conoscono tutti e il momento dell'aperitivo è perfetto per questo importante incombente).
Per quanto riguarda il genere musicale ti sconsiglio il chillout - lounge o l'house perché, nella mia esperienza, si crea un clima molto "freddo" e formale.
In questa particolare fase del matrimonio mi piace essere comunque molto presente con il microfono e salutare subito gli invitati man mano che arrivano nella location in attesa degli sposi. Sembrerà banale ma è proprio nei primi momenti in cui si arriva in villa che si comprende se il DJ è uno sfigato o uno giusto. Carpire l'attenzione e fiducia degli invitati è una importante ricetta per fare funzionare bene la giornata.
Durante l'aperitivo poi entrano ovviamente gli sposi. Concorderemo insieme la musica o il flashmob per questo importante momento in modo che sia enfatizzato al massimo. In alcuni aperitivi e location, a seconda di come è il pubblico e quanto è disperso (in location molto grandi e dispersive è difficile richiamare il pubblico a ballare mentre se gli invitati sono vicini è facilissimo) può essere che intraveda la possibilità di ballare un po' anche durante l'aperitivo, prima di spostare tutti gli ospiti in zona banchetto. I matrimoni che partono così come puoi intuire poi vanno avanti da soli, nel senso che gli invitati sono carichissimi e la giornata scorre che è un piacere.
In alternativa, ma te lo consiglio solo se ha una idea più elegante e raffinata dell'aperitivo, posso proporti il mio sax live per accompagnare il buffet iniziale ed il vostro arrivo fino al momento dell'inizio del banchetto nuziale.
Esistono fondamentalmente due scuole di pensiero opposte in merito alla gestione del banchetto nuziale: "alla veneta" e "alla napoletana".
Essenzialmente il modello veneto, diciamo il modello più in voga in nord Italia, prevede che il banchetto nuziale sia svolto per lo più da seduti, di durata non superiore alle due ore (massimo due ore e mezza) per evitare di stancare gli invitati, con musica di sottofondo. Secondo questo modello al termine del banchetto si taglia la torta, con una pausa variabile non superiore a un'ora circa, e dopo il dolce nuziale si parte con i balli ad oltranza.
Il modello napoletano, in voga in sud Italia, prevede invece che il banchetto sia molto più lungo (anche tre, quattro o cinque ore, a seconda del numero di portate) e che fra una portata e l'altra ci sia ballo, karaoke ed intrattenimento ad alto volume. In questo caso il taglio della torta rappresenta non l'inizio delle danze ma segna la fine del ricevimento.
Esistono poi delle "modalità particolari" che sono applicate da alcuni catering e da alcuni ristoranti, ma oggi, fortunatamente, solo una esigua minoranza. Per esempio aperitivo corto (mezz'ora di olive e patatine) e pranzo lungo (alcuni ristoranti prevedono banchetti con dieci portate e cinque o sei ore seduti). Pause lunghe obbligatorie (io sconsiglio sempre le pause perché difficili da gestire sotto il profilo musicale, dispersive e spesso completamente inutili). Tempi dilatati a dismisura pur di tirare notte o, al contrario, tempi accorciati per consentire il turno serale.
A prescindere da questi casi limite, i due modelli - veneto e napoletano - che ti ho menzionato hanno, secondo la mia esperienza, pro e contro molto rilevanti che meritano di essere valutati:
- il modello veneto ha il vantaggio di consentire agli invitati di mangiare in santa pace e di "allungare il brodo", cioè di portare avanti gli orari del ricevimento in modo da favorire al massimo la situazione ideale per il ballo, che si sa è dal tramonto in poi. Un altro vantaggio è rappresentato dalla necessità di allestimento audio minimo, con evidente risparmio per gli sposi. Tuttavia il modello "puro" di banchetto alla veneta è ad alto rischio abbiocco a causa dei tempi morti fra le portare, soprattutto se, come accade, il catering o il ristorante ritardano il servizio. Se non c'è un intrattenimento minimo tra una portata e l'altra gli invitati cadono in un torpore profondo da cui è difficile riprenderli.
- al contrario, il modello napoletano ha il vantaggio di coinvolgere molto gli invitati e di far sì che la festa sia ricordata per molto tempo da tutti. Tuttavia, ha lo svantaggio di risultare molto pesante per alcuni invitati (si tratta davvero di un intrattenimento stressante ed onnipresente, anche se divertente) e soprattutto al nord non è ben visto nella maggioranza di ville e hotel per ragioni di spazio (serve uno spazio centrale della sala per le persone che ballano, altrimenti si crea un tappo e il servizio di ristorazione si blocca). Inoltre richiede un allestimento audio più importante e costoso. Va rilevato che spesso accade che i balli fra una portata e l'altra siano ostacolati anche dal difetto di coordinamento della location, che in caso di richiesta del DJ tarda a spegnere le luci, quindi occorre, per una buona riuscita di questo modello, grande sinergia e collaborazione in tale senso.
Personalmente io sono abilissimo nella gestione del banchetto alla napoletana e riesco a tirare su anche una gran festa, ma qualora ciò non sia possibile ho modificato il modello veneto. Semplicemente accordandosi con gli amici ed invitati (mi darai il numero dei testimoni del tuo matrimonio affinché possa coordinarmi in tal senso) sarà possibile inserire nelle pause tra una portata e l'altra, con gli invitati seduti, i giochi e scherzi degli amici, eventuali video e momenti karaoke senza alcun problema. Contando in questo modo sulla rapidità del servizio di ristorazione, il banchetto scivola velocemente e non appesantisce gli invitati.
Per quanto riguarda i generi musicali, il consiglio è per le parti sedute una easy listening allegra per evitare l'effetto abbiocco. Per il pranzo o cena alla napoletana invece stabiliremo insieme quali generi e temi preferire.
Se è stato fatto un buon lavoro e se le circostanze lo hanno consentito la terza fase del matrimonio è quella più semplice da gestire perché gli invitati hanno voglia di fare casino e divertirsi.
Il dopo banchetto ha essenzialmente il ruolo di ponte verso il taglio della torta. In questa fase si può fare di tutto: karaoke, se ti piace, musica italiana da cantare, si può proiettare il video (che oramai quasi sempre viene realizzato dagli amici per gli sposi), in alcuni casi (se per esempio incombe un orario di chiusura) si può partire a ballare.
Il taglio della torta comporta una pausa di circa mezz'ora tra taglio, sporzionamento, impiattamento e servizio. Al termine di questa fase la tradizione veneta prevede che ci sia il primo ballo. Concorderemo insieme se lo desiderate sotto forma di flashmob (in tal caso posso elaborare la traccia MP3 di prova su vostra indicazione), di ballo tradizionale o ballo con gli ospiti.
In caso di banchetto alla napoletana il primo ballo si tiene di solito proprio nella prima pausa o addirittura prima dell'inizio del pranzo.
Esaurita la fase del primo ballo si può partire a scatenarsi con i balli. Nei matrimoni oggi, secondo la mia esperienza, è consigliabile iniziare con un repertorio di balli di gruppo (se ti piacciono) per divertire anche i più anziani e i bambini, per poi spostarsi alla commerciale, alla dance 90 e 2000.
I TRENINI NO !
Autentico mantra, dopo perlomeno il lancio della trasmissione televisiva "Quattro Matrimoni", è quello dei "trenini no".
In pratica secondo molte spose la presenza di musica "happy" in occasione di un matrimonio, quella che si balla in gruppo o in trenino (Macarena, Maracaibo, Cupid Shuffle, YMCA, La Colita, Los Dueno del Swing, La Vuelta, Ai Se Eu Te Pego ecc.) sarebbe in qualche modo indice di un evento provincialotto, rustico, troppo di campagna, poco elegante.
Su questo voglio fare con te un ragionamento.
Anzitutto concordo sul fatto che se ci troviamo in una location di lusso con un evento di lusso anche la musica debba rispecchiare il concetto di matrimonio. Su questo, in particolare, molte wedding planner sono estremamente attente. Per tale motivo, come ti dicevo, proporre La Colita in un salone storico affrescato di una villa del Palladio sarebbe forse eccessivo.
Tuttavia non dimenticare che oltre al music designing di matrimonio c'è la necessità che il pubblico si diverta. Ti posso dire che negli ultimi anni, proprio a causa della gigantizzazione dell'offerta streaming, è sempre più difficile accontentare il pubblico e "forzarlo" a ballare un genere musicale non gradito. La gente è divenuta oggi capricciosa, senza considerare che a volte, in occasione di un matrimonio, farsi vedere scatenati da propri parenti o da persone conosciute da poco (magari alcuni familiari dell'altro sposo) non è da tutti. Molti in qualche modo fanno fatica ad vestire il ruolo di padri, zii, genitori e al contempo ballerini irrefrenabili. Se poi combiniamo i tipici problemi da matrimonio (ristorante che non spegne le luci, caffè in ritardissimo ecc) può essere davvero difficile partire con la giusta situazione e creare il mood perfetto.
Per questo motivo creare un clima di grande festa lasciando libertà di scelta musicale consente di carpire l'interesse degli invitati per poi, man mano che l'atmosfera si riscalda, spostarsi ai generi e canzoni richiesti dagli sposi per realizzare la loro vision di matrimonio. In questa ottica il matrimonio per un DJ è come andare in guerra nella giungla. Se hai solo una arma puoi fare fatica a difenderti, se ne hai molte il nemico non deve dormire sonni tranquilli.
Quindi, se vuoi un consiglio, non precludermi del tutto la possibilità di utilizzare questi brani.
LA GESTIONE DEI NOSTRI RAPPORTI
1 - Il preventivo che ti formulerò è ad evento e non ad ore: quindi non devi preoccuparti se la festa dura un'ora in più perché è tutto compreso nel prezzo
2 - I matrimoni ed in genere ogni mio servizio li faccio io personalmente e non mando mai altri. Non sono un "commerciante di DJ". Il mio è un servizio artigianale e dunque non devo guadagnare sul lavoro altrui. Pertanto non temere sorprese.
3 - Quando mi confermerai Ti manderò due moduli, uno di ordine (con date, orari e luogo del ricevimento), e uno di informazioni (nomi di gran parte degli invitati, canzoni obbligatorie nei momenti ordinati - ingresso, torta e primo ballo - contatti con gli amici, generi e canzoni obbligatori, generi e canzoni vietati). In questo modo posso darti un servizio davvero personalizzato ed entrare a tutti gli effetti nella vostra famiglia per il giorno del vostro ricevimento, senza dare l'idea del marchettaro che fa il matrimonio senza sapere nulla degli ospiti.
4 - Per me la parola è sacra. Ad accordo preso non c'è alcuna possibilità che io tiri pacco.